EccellenzaSliderVicini & Lontani

UN REGGINO SUL TETTO D’ITALIA

Un Reggino con il sogno Nba nel cassetto.Quest’estate lo abbiamo intervistato al Palalumaka di Reggio Calabria, oggi, vince la Next Gen, massima ed innovativa competizione giovanile d’Italia.
Esperienze significative in azzurro nelle nazionali giovanili, l’attività giovanile giocata alla Juventud Badalona e tanta voglia di crescere per lui.
Suo papà Peter era compagno di Manu Ginobili alla Viola di Coach Gebbia, sua mamma Ada è reggina doc.
Leonardo,alto 2.12, sogna e vince con Milano.Ecco la cronaca a cura del team lombardo.

LA FINALE

COn il “Target Score” fissato a 79 punti, avanti 77-76 dopo l’1/2 di un grande Lorenzo Baldi, Coach Michele Catalani ha speso il time-out più importante dell’anno. La rimessa è stata affidata ad uno dei più giovani in campo, Achille Lonati. Il passaggio è stato indirizzato verso un altro dei 2007 dell’Olimpia, Diego Garavaglia. La difesa di Tortona si è concentrata sull’angolo e per un attimo ha perso di vista Lonati. Il passaggio di ritorno di Garavaglia è diventato un assist. Lonati ha ricevuto in lunetta con un vantaggio di inerzia sulla difesa. E’ arrivato fino in fondo e ha segnato il canestro che ha concluso la Next Gen Cup con la vittoria dell’Olimpia. Per lui ci sono stati 49 punti in tre gare, tutte da protagonista. Aveva segnato 25 punti in semifinale. In finale, non ha trovato spazio nel primo tempo ma ha continuato a svolgere il suo lavoro, ha lasciato che la partita gli venisse incontro. Sotto di cinque a meno di sei minuti dalla fine, ha segnato da tre; poco dopo sul meno due, ha firmato con un palleggio, arresto e tiro il nuovo pareggio. Infine, dopo il vantaggio definitivo siglato da Francesco Ferrari dalla lunetta, ha messo il sigillo sulla vittoria.

Il canestro decisivo di Achille Lonati

La finale è stata difficilissima, come previsto. Tortona era stata l’unica squadra della competizione a battere l’Olimpia. L’aveva fatto dopo un tempo supplementare a Biella. Grazie a quel successo era arrivata alle Final Eight da Trento presidiando una metà del tabellone. La gara ha confermato l’equilibrio tra le due squadre. Alla fine poteva vincere Tortona, che ha giocato una grande partita. L’Olimpia ha avuto cuore e ha giocato con lucidità superiore, sui due lati del campo, i possessi decisivi. Eppure, nel momento dell’identificazione del Target Score, a meno di quattro minuti dalla fine, era sotto di cinque, reduce dall’ennesimo tentativo di allungo avversario. Eppure, in quel momento era già vittima della regola del “bonus di sei falli”. Ad ogni fallo non su tiro, Tortona aggiungeva un punto automatico. Ma i ragazzi dell’Olimpia, senza fuoriquota (come Tortona), con due soli ragazzi del 2005 e tutti gli altri del 2006 o 2007, dando grande spazio ai più giovani, hanno mostrato davvero carattere.

L’Olimpia aveva tentato di prendere in mano la partita nel secondo quarto costruendo quattro punti di margine. La risposta di Tortona è stata perentoria. Un 10-0 l’ha portata a più sei. Un tiro libero di Lonati ha ricucito solo a meno cinque. Il terzo quarto è stato ancora difficile. Tortona, risucchiata fino al meno uno, ha allungato sul 58-50. In quel momento, è stato decisivo, Diego Garavaglia (anche quattro stoppate): prima due tiri liberi, poi una tripla con la quale ha completato il suo personale 5-0 che ha ridotto il deficit a tre punti (cinque alla fine del terzo). Il quarto quarto è stato una sequenza di emozioni. La seconda tripla di Garavaglia ha certificato la prima parità della ripresa, a quota 60. Tortona ha risposto con un nuovo 6-1. Qui c’è stata la prima zampata di Lonati. Il secondo pareggio l’ha firmato Ferrari dalla lunetta (66-66). Sembrava il preludio ad un corpo a corpo invece Tortona ha piazzato un nuovo 5-0 entrando negli ultimi quattro minuti sul 71-66. A quel punto per la regola del “Target Score” (più otto rispetto a chi comanda), l’Olimpia avrebbe dovuto segnare 13 punti per vincere la gara.

Francesco Ferrari, meritato MVP

Denis Badalau, il ragazzo rumeno arrivato a Milano due anni fa da Todi, è uscito da una serata durissima, segnando due volte al ferro il canestro della parità, il secondo a quota 73. Lonati ha poi centrato il jumper del 75-75. Ferrari ha messo i liberi del sorpasso e infine è arrivata la vittoria. Un successo significativo perché oltre ad essere un gruppo giovane quello di Coach Catalani è composto da sette ragazzi che hanno giocato in Olimpia anche nel minibasket, tra cui sia Lonati che Garavaglia e il Capitano Riccardo Casella (in una rara serata in cui ha segnato poco, ha catturato nove rimbalzi, lui che è un playmaker funambolo).

Meritato MVP per Francesco Ferrari, che era in prestito da Borgomanero, un ragazzo di grande energia che in finale ha giocato la miglior partita della sua esperienza a Milano (13.7 punti e 9.2 rimbalzi di media, 26 punti e 13 rimbalzi nell’atto conclusivo). Ferrari non era con l’Olimpia nella fase di Biella, per cui ha giocato in tutto sei partite. L’Olimpia le ha vinte tutte. In conclusione, la squadra ha concluso con 9-1 la sua Next Gen.

Una delle quattro stoppate di Diego Garavaglia

Finale Next Gen Cup: Allianz Tortona-EA7 Emporio Armani Milano 76-79

Tortona: Baldi 25, Van der Knapp 8, Fogliato, Farias, Tambwe 15, Korlaovic, Diodati, Albertinazzi, Conte 11, Josovic 17. All. Ansaloni.

Olimpia: Alberti, Casella 2 (1/4 2p, 0/3 3p, 9 r, 4 a), Miccoli 10 (4/7 2p, 0/2 3p, 4 r, 3 a), Toffanin 5 (1/1, 1/2), Suigo 4 (2/3 2p, 0/2 3p, 8 r, 2 stop), Lonati 11 (3/5 2p, 1/5 3p), Garavaglia 15 (2/7 2p, 3/5 3p, 6 r, 4 stop), Ceccato, Badalau 4 (2/5 2p, 0/3 3p), Ferrari 26 (8/11 2p, 1/3 3p, 7/8 tl, 13 r), Van Elswik, Marcucci 2 (1/2 2p, 0/1 3p). All. Catalani

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