B Dil: L’Alcaro Group perde l’imbattibilità casalinga, a Catanzaro passa la Granoro Corato

rivelandosi gara combattuta da entrambe le parti che ha visto le due contendenti assurgersi, seppur in fasi alterne, a ruolo di protagonista. Purtroppo, così come successo per l’ultima del 2010 nel derby reggino contro la Liomatic Viola RC, resta in casa giallo-rossa il rammarico di aver regalato agli avversari i due uomini più rappresentativi di questa squadra, vale a dire gli infortunati Cattani e Mlinar, con il primo costretto, suo malgrado, a spettatore della contesa ed il secondo in evidente ritardo di forma. I compagni scesi in campo non hanno certo lesinato impegno ed energie il cui dispendio, però, si è rivelato determinate nella seconda parte della gara quando dopo aver condotto e gestito i giochi in modo convincente per i primi 20’, Saccoccio e compagni hanno subito il ritorno degli avversari, guidati da uno straordinario Corvino, capaci nel terzo tempo di far registrare un parziale di 12-30 con il quale hanno sovvertito il trend della serata. Al fischio della coppia arbitrale, coach Restivo manda in campo l’unico quintetto possibile formato da Di Marco, Saccoccio, Fevola, Candela e Radovanovic mentre coach Verile schiera Corvino, Kavaric, Puglia, Nardin e Storchi. Perfetta la partenza dei padroni di casa autori di un ottimo gioco di squadra: Di Marco costruisce permettendo al resto del quintetto di capitalizzare fino all’11-0 fatto registrare dopo 2:30” che costringe gli ospiti a ricorrere al time-out. Gioco che non cambia al rientro in campo: Puglia cancella dal tabellone lo zero nella casella del Corato ma Candela bissa la tripla di Fevola per il 14-2. Radovanovic commette già il suo secondo fallo e altro non può fare se non accomodarsi in panchina sostituito da Mlinar. Poco dopo la coppia arbitrale fischia anche a Candela la seconda penalità e manda Storchi in lunetta: il lungo coratino preciso riporta lo svantaggio ospite al di sotto della doppia cifra (15-7). Nella seconda metà della frazione la Granoro inizia a costruire di più e diventa pericolosa soprattutto dal perimetro riuscendo a ricucire in parte lo svantaggio grazie alle triple di Nardin e Corvino che con l’ultimo tiro sulla sirena riduce lo stacco a soli 4 punti (24-20). Primi 10 minuti che hanno avuto in Saccoccio e Corvino i trascinatori dei rispettivi quintetti, autori di 10 e 9 punti. Al rientro Corato crolla di nuovo sotto i colpi dei giallo-rossi che riprendono saldamente in mano le redini dell’incontro. Dopo un iniziale botta e risposta, è un inspirato Danilo Fevola ad approfittare di qualche svarione difensivo pugliese e zittire gli avversari con 7 punti consecutivi che fanno volare di nuovo l’Alcaro sul +12 (34-22) a metà quarto. Candela commette fallo (il terzo) su Kavaric al tiro concedendo all’avversario un prezioso gioco da 3 punti (34-25) ma Catanzaro non perde lucidità rispondendo con Mlinar, Radovanovic e Scuderi (entrato proprio al posto del n. 13) ai tentativi del solo Storchi di non far scappare gli avversari. Al suono della seconda sirena il tabellone segna 40-29 per i padroni di casa che con una difesa forte hanno costretto gli ospiti a tiri spesso affrettati e poco convincenti. Solo 9 i punti concessi ai pugliesi che hanno abbassato vertiginosamente la percentuale al tiro, soprattutto perimetrale dove hanno fatto registrare uno 0/9. Catanzaro invece ha limitato le conclusioni dalla distanza preferendo (a ragione) quelle sotto canestro e sfruttando la permeabilità della difesa avversaria. Migliore in campo Danilo Fevola, autore al 20’ di 12 punti sui 17 di fine gara. Dopo l’intervallo lungo non si invertono solo i campi ma anche i ruoli. I padroni di casa iniziano ad avvertire la fatica mentre tra le fila del Corato salta fuori l’under che non ti aspetti. “Un talento molto interessante” lo aveva definito coach Restivo presentando gli avversari alla vigilia del match e Francesco Infante, classe ’92, non ha smentito i complimenti dell’allenatore catanzarese.  E’ lui, entrato al posto di Cozzoli, ad affiancare uno scatenato Corvino che, confermandosi mvp della serata, mette a segno nei secondi 20’ ben 21 punti e riscatta una prestazione fino al momento al di sotto delle sue reali possibilità. Insieme firmano il break di 4-13 con cui al 23’ rosicchiano quasi tutto lo svantaggio (44-42). Fevola subisce fallo da Puglia ma dalla lunetta realizza solo 1/2 (45-42), poi Nardin fallisce la tripla del possibile pareggio. L’Alcaro rifiata ricacciando gli avversari a 5 lunghezze di stacco (50-45) ma poi subisce un maxi break di 2-14 che capovolge le sorti dell’incontro. A 3:13” dalla fine del terzo tempo la coppia arbitrale fischia prima fallo di Saccoccio su Infante poi tecnico alla panchina calabrese: 4 tiri liberi e possesso palla per la Granoro. Infante e Corvino dalla lunetta realizzano entrambi 1/2 mentre Cozzoli trasforma il seguente possesso palla nel 50-49. L’ultimo canestro del tempo, che equivale anche all’ultima situazione di vantaggio dei giallo-rossi, passa dalle mani di Fevola (52-49) poi l’aggancio e seguente vantaggio ospite firmato Puglia-Cozzoli (52-54). Coach Restivo chiede sospensione ma al rientro si ritrova in campo un indemoniato Corvino che ne infila altri 5 chiudendo al 30’ con il risultato di 52-59. Nell’ultimo tempo l’Alcaro Catanzaro, nonostante l’uscita per cinque falli di Mlinar, gioca le energie residue e riesce a colmare il divario grazie ancora ad un buon gioco di squadra ed a un Di Marco che si prende le responsabilità maggiori arrivando ad un minuto dalla fine sul 67-69. Nei secondi finali è Corvino che tenta il definitivo allungo ospite conquistandosi tre falli consecutivi (sugli otto finali) che si trasformano in 6 tiri liberi realizzati (69-75). Puglia allunga ulteriormente (69-77), l’ultima tripla di Radovanovic fissa lo score dei padroni di casa sui 72 punti realizzati poi a 7” dalla fine commette fallo su Cozzoli che dalla lunetta realizza solo una delle opportunità a propria disposizione chiudendo la gara con il finale di 72-78. Con questa vittoria, la quarta consecutiva, la Granoro Corato riesce a dare continuità alla striscia positiva iniziata nello scorso Dicembre e dimostra di poter contare, oltre a uomini di esperienza come Corvino e Storchi, anche su un pacchetto di giovani (il già conosciuto Cozzoli, ma anche Infante, Kavaric e Puglia) che domenica sera non hanno affatto sfigurato al cospetto di avversari più esperti. L’Alcaro Catanzaro perde invece nell’ultima del girone di andata l’imbattibilità casalinga e viene raggiunta in classifica proprio dai pugliesi nel folto gruppo di squadre a 14 punti. La sconfitta di domenica sera può trovare tutte le attenuanti del caso rappresentate, come detto in principio, dall’assenza di uomini importanti sia in partita ma anche in allenamento. Una preparazione che da qualche tempo a questa parte – come sottolineato dallo stesso allenatore in sala stampa – non riesce ad essere completa proprio per la mancanza di pedine fondamentali e dal mancato confronto di spessore che da essa ne deriva. Purtroppo le notizie dall’infermeria non sono delle più confortanti, non immediati saranno i tempi di recupero soprattutto per il capitano e quindi già da oggi bisognerà fare di necessità virtù preparando la prossima sfida contro la Peugeot Benevento, squadra che nonostante la sconfitta subita ad opera della MiaCard Basket Ceglie, con l’innesto di tre atleti di calibro come Ciampi, Roselli e Lombardo e del giovane play classe ’90 Mangiapia, appare totalmente stravolta rispetto a quella arrivata a Catanzaro un girone fa e pronta a scalare una classifica che la vede in ultima posizione a quota 6 punti.  

ALCARO GROUP CATANZARO – PASTA GRANORO CORATO 72-78

(24-20; 40-29; 52-59)

CATANZARO: Di Marco 11, Saccoccio 17, Fevola 17, Candela 14, Radovanovic 9, Mlinar 2, Scuderi 2, Battaglia, Motta ne, Ippolito ne. Coach: Antonello Restivo
CORATO: Corvino 28, Cozzoli 13, Puglia 8, Kavaric 5, Storchi 11, Nardin 3, Infante 10, Clemente, Argentiero ne, Argento ne. Coach: Marco Verile 
ARBITRI: Marcello Aprea e Federico Ciccodicola di Roma

 

Maria Rosa Taverniti per Reggioacanestro.com

 

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