Basket? E’ il mio momento di serenità

 

 

Vittoria senza ostacoli contro una  Nuova Jolly troppo incompleta nel campionato di C Femminile. Con quale spirito stai vivendo questa stagione alla San Michele?

 

La pallacanestro giocata è il mio momento di serenità, a prescindere dall’agonismo che ci metto in campo. Ho riassaporato il gusto della palla spicchi sotto la veste di giocatrice e credo che ora sarà difficile smettere.

 

Crisi del basket in rosa. Hai vissuto la Serie A del basket femminile quando i numeri ed il seguito era diverso. Talvolta basta una piccola scintilla per tornare grandi o addirittura “grandissimi”(come è accaduto a Ragusa). Che auspicio porti con te in chiave positiva legato al basket delle Donne nella nostra regione?

 

Negli ultimi anni abbiamo visto sparire realtà importanti che militavano in serie di eccellenza, e di colpo il buio.  Ma sento che nell’aria si percepisce una volontà nuova. Una voglia di rinascita, di rivalsa verso una sconfitta dettata dal sistema. Tante piccole società si sono impegnate per fare il massimo. Nella mia città, per esempio, il sodalizio SMAF – San Michele ha dato un grande scossone al Basket in rosa. Trovata la strada bisogna perseverare, la formula giusta? Volontà, entusiasmo e professionalità, da qui poi nasceranno le idee e i numeri (che purtroppo mancano).

 

Tanta gente al Palapulerà di giovino per la vostra sfida di finale. E’ un buon segnale?

 

Decisamente si. Credo che sia proprio il risultato legato a un progetto ancora in rodaggio ma che tra qualche anno raccoglierà i frutti, ne sono certa. D’altronde si sa che il Tifo è contagioso, è bastato coinvolgere le famiglie delle ragazze che militano nel nostro settore giovanile in rosa per creare un piccolo tsunami. Sono grata a tutti per il sostegno: senza il pubblico, che crede nel nostro progetto e che ci sostiene, avremmo avuto meno forza. Onorata!

 

Come procede il lavoro sul minibasket a Catanzaro?

 

Tanti nuovi centri minibasket stanno nascendo e questo è un buon segno. Ma purtroppo stiamo ancora pagando dazio per i troppi anni di inattività e di poco gioco. Le difficoltà sono tante, prima fra tutte la comprensione dello spirito di questo gioco, ma finalmente in questa stagione siamo riusciti a portare avanti una serie iniziative che hanno ridato il piglio giusto. Propositi per il 2014/2015 è quello di iniziare ancora prima a giocare e magari riportare il minibasket anche nei campi all’aperto, all’insegna di quella parola magica che citavo prima:entusiasmo!

 

Hai allenato la selezione Under 15 nello spareggio di Maddaloni contro Cecina. La Calabria cosa ha in meno rispetto alle altre regioni d’Italia? Dove possiamo migliorare per competere a livello nazionale?

 

Ci scontriamo con numeri ridicoli rispetto alle altre regioni, e questo è un dato inconfutabile: realtà come toscana, per esempio, “pesca” giocatori da un bacino almeno 10 volte più ampio rispetto al territorio calabrese. Questo sicuramente non può essere un alibi e/o un limite, anzi.. dovrebbe portare le società verso la volontà di creare nuove strategie e soprattutto sinergie e non disgregazione: spesso si è troppo preoccupati a portare avanti una guerra di quartiere che è solo il male per il movimento, io ne so qualcosa. Quindi il primo step per riaprire la strada verso un dimensione Nazionale è sicuramente il ricercare formule per nuove collaborazioni e per l’indispensabile reclutamento. Tutto ciò, ovviamente, non può prescindere da un’attenta formazione di noi addetti ai lavori, la professionalità da parte di società e allenatori è imprescindibile!

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