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IL TOUR CESTISTICO DI GIOVANNI RUGOLO E’ PASSATO DA UN BEL PODCAST DI FIRENZE

Oggi, è un allenatore nazionale in rampa di lancio.
Trova il tempo per condurre, dalla panchina insieme al suo “fratello cestistico” di sempre, Daniele Saccà, il progetto popolare della Reghion non disdegnando il basket giocato.
Giovanni Rugolo ha percorso l’Italia attraverso un singolare tour cestistico, passato dall’Urania Milano, dove ha riabbracciato il reggino Lupusor, da Brescia, dove allena un altro ex della Viola,Alessandro Magro,dalla Libertas Livorno(dove gioca il suo ex compagno in neroarancio Antonello Ricci), dalla Pielle, dove gioca il suo conterraneo Matteo Laganà, dalla Don Bosco Livorno, ed il suo Responsabile tecnico, il reggino Barilla, dalla partita di Lba Pistoia-Treviso e non solo.
Un tour per aggiornarsi, capire e vedere nuove realtà

Rugolo è passato anche dalla sua Firenze, dove è passato, a doppia mandata durante una lunga e proficua carriera.
L’unico reggino capitano in A1, nella storia della Viola, è stato ospite del Podcast “Flagrant”, la Voce del Basket Fiorentino(con Michele Magini e Nicola Poggi al microfono).Ecco qualche estratto.

La B2 interregionale? È una serie C, poco più forte.
La serie C? Una vecchia C2.
Basta andare a vedere i giocatori che giocavano la B l’anno scorso e capire cosa fanno quest’anno.

In Calabria? Come numero di squadre, andiamo parecchio male.

Le società? Tocca fare piccoli passi. I passi che si possono fare.

A Firenze? La seconda annata super. Ho giocato in uno dei gruppi più significativi della mia carriera, secondo, probabilmente alla Viola con Piazzino, Caprari, Ammannato ecc.

   
 

La Reghion? Abbiamo fatto qualche aggiunta in più e ci riproveremo.
Convinto dai nostri ultras, i Total Kaos, pronti a macinare chilometri per noi, sono parte più bella dello sport.
Hanno le loro idee, mi chiedono tanti consigli. Cerchiamo di gestire il Csi nel migliore dei modi, non abbiamo sponsor sulla maglia, abbiamo i colori della vecchia Viola.

La Pallacanestro Viola? Società nata dai tifosi e da un Presidente tifoso significativo e ricco d’amore.
Quest’anno hanno fatto abbastanza bene con una squadra molto giovane.
Il reggino è abituato bene ma è impensabile ancora parlare di Ginobili, Avenia,Caldwell ecc.
Da reggino credo che ci siano delle problematiche, in primis il tessuto imprenditoriale, e ci si può anche accontentare. Stanno gettando le basi facendo bene.

Il mio futuro? Mi piacerebbe allenare atleti che possano mettermi in difficoltà.
Non vorrei un livello minors.
Non voglio allenare per divertimi.
Mi diverto a farlo, ma studio per dare il massimo, per farlo nel migliore dei modi.

 

 

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