Lo Scudetto Popolare Rivive al Campo Kobe Bryant: Una Festa di Basket, Valori e Comunità
Quell’assist perfetto di Simone Surfaro, quel canestro decisivo di Kevin Pandolfi. Sono attimi che sono ormai scolpiti nella memoria collettiva dello sport reggino, simboli di un trionfo che è andato molto oltre il semplice risultato sul tabellone. Quello della Reghion 730 AC non è stato “solo” uno Scudetto CSI, ma l’apoteosi di un’idea: lo sport popolare, inclusivo, radicato nel territorio e alimentato da passione pura.
Per celebrare questo storico traguardo e condividerne il valore con l’intera città, Reghion 730 AC e Total Kaos 1990 hanno organizzato “la Festa Scudetto, una bella iniziativa tenutosi domenica 14 settembre al Campo Kobe Bryant, nella Zona Tempietto. Un pomeriggio che è stato molto più di una festa: è stata una dichiarazione d’amore per il basket e per i suoi valori più autentici.
L’atmosfera è stata subito quella di una grande riunione di famiglia. Tra partite amichevoli che hanno visto scendere in campo atleti e semplici appassionati, emozionanti gare di tiro da tre e la musica che ha allietato il lungomare, il filo conduttore è stato unico: la comunità cestistica.
Presente il presidente del Comitato CSI Reggio Calabria, Paolo Cicciù, e il responsabile Armando Russo, che hanno lanciato un annuncio di grande aspettativa: l’autocandidatura di Reggio Calabria per ospitare le prossime Finali Nazionali CSI, dopo il successo popolare che ha portato lo scudetto in città.
A sottolineare il legame con le istituzioni, l’Assessore Giuggi Palmenta, da sempre vicina al progetto popolare, insieme a passanti, curiosi e perchè no, volti noti del basket come Coach Cadeo e il three-pointer Vanni Laquintana, incuriositi e da questa realtà.
Momento culminante della serata, la premiazione di tutti i componenti della squadra campione. Non solo gli eroi di Porretta Terme, ma tutta la rosa, incluso chi non era potuto essere presente in quei giorni magici per impegni lavorativi e familiari: da Carmelo De Stefano a Enzo Postorino, da Lorenzo Nucera e Livio Nocera, fino a Ciccio Foti e Milo Geri, “molto più che ex di turno”. Un gesto che ha ribadito come lo scudetto sia appartenuto a un’intera comunità, non solo a dodici giocatori.
E poi, i gloriosi di Porretta, l’Mvp Pellicanò, il condottiero Rugolo, la materia grigia del gruppo Vincenzo Meduri, il Phil Jackson del mondo csi, l’uomo del triplete Daniele Saccà, Bum Bum Granata,Ciccio Catanoso, Francesco Laganà, Matteo Stracuzzi ecc, tutti premiati da “Peppe Tenaglia” simbolo di resistenza, ed attaccamento per la vita a questa progettualità “Popolare”.
Il Total Kaos, motore organizzativo dell’evento, ha voluto ringraziare tutti i partner, il Comune di Reggio Calabria per il patrocinio e l’Avis, da sempre vicina al progetto. Tra un canestro e un ricordo, si sono rivisti vecchi amici della curva e giocatori di minors, a testimonianza di un movimento vivo e pulsante.
Quella di domenica non è stata una semplice celebrazione. È stata la prova che a Reggio Calabria lo sport è ancora fatto di valori, passione e persone. E che uno scudetto “popolare” è forse il trofeo più bello da alzare.


