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LORENZON:PROPOSTA PER LA VALORIZZAZIONE DI GIOVANI GIOCATORI ITALIANI

Oggi è un allenatore di basket. In tanti lo ricordano nei fasti della Virtus Roma scudettata ma, ha fatto parte integrante ed importante della grandissima Panasonic di Carlo Recalcati.

Due anni in riva allo stretto dal 1991 al 1993 all’interno di una lunga carriera partita dalla Stella Azzurra Roma.

Ala grande di 2 metri vecchia scuola oggi Coach in terra di Friuli.Ecco la sua nota social, cosa ne pensate

La nota social di Tiziano Lorenzon

PROPOSTA PER LA VALORIZZAZIONE DI GIOVANI GIOCATORI ITALIANI

Vorrei sottoporre all’attenzione delle mie idee, che da diverso tempo vado maturando, relative ad un miglioramento del prodotto basket ed un maggior utilizzo dei giovani giocatori nel campionato di Lega A, il tutto a beneficio della Nazionale. Le seguenti sono una sorta di riflessioni a voce alta, che provengono dal cuore, perchè amo la pallacanestro, avendo avuto il privilegio di viverla da giocatore protagonista. Ora da allenatore giovanile mi rendo conto delle attuali lacune del “Sistema Pallacanestro” che non offre alcuna certezza a chi ci lavora, e a chi ha voglia di fare investimenti, modificando troppo spesso le regole in corsa e mercanteggiando categorie, togliendo valore al movimento…è come se tutto fosse in un enorme frullatore… che mescolando a velocità vorticosa genera una continua confusione… dove regnano disordine e mancanza di controllo… non c’è futuro e continuità … e quel che è peggio… che tutto ciò sta cominciando a distruggere nei ragazzi il SOGNO DI DIVENTARE GIOCATORI…Per es nel calcio questo non avviene in quanto ambiente più tradizionalista e pragmatico oltre ad avere regole precise e consolidate …inoltre mi rendo conto delle carenze che i giovani evidenziano, soprattutto a livello tattico, e mi piacerebbe contribuire per colmare queste lacune. Uno dei principali problemi…tolte alcune eccezioni… è il limitato spazio riservato ai giovani giocatori italiani, a vantaggio di giocatori comunitari di pari età. Le motivazioni sono tante…tecnico-tattiche, atletiche, di mentalità, e non ultime, economiche… Considerando che con le Nazionali giovanili ottengono grandi risultati, spesso vincendo, non si capisce perchè poi, i ragazzi, non trovino spazio nelle squadre senior…viene da pensare che il livello senior sia elevatissimo…oppure quello under sia bassissimo… Partiamo dalla semplice constatazione che…per diventare protagonisti bisogna giocare…meritando il campo… Purtroppo le disposizioni attualmente in vigore, obbligano le società ad avere una quota di giocatori UNDER, senza guardare le effettive capacità dei ragazzi, ma solamente la carta d’identità…che a questo proposito sono ambitissimi fino al momento che mantengono quello status, ma il giorno in cui diventano senior…se non sono bravi…non interessano più a nessuno… Questo oltre che essere moralmente deprecabile perchè non si tiene conto del fatto che i giocatori sono …persone e non merce che puoi accantonare e buttar via a cuor leggero… non incentiva i giovani a migliorarsi avendo comunque il posto garantito…tante volte senza meritarlo, e spesso senza esserselo guadagnato…anche se per un determinato periodo… in pratica vengono a mancare tutti quei requisiti meritocratici che sono alla base di competenze e di un movimento sano e duraturo, e che specialmente garantisca continuità. Inoltre un’altro obiettivo…che ritengo imprescindibile… è attrarre l’attenzione mediatica e degli sponsors, suscitando interesse con una formula accattivante. Avendo fatto la necessaria premessa, sono a proporre quanto segue:

• Una Lega A completamente libera e senza vincoli di età o di passaporto…si può tesserare chiunque si ritienga meritevole delle proprie leggittime aspettative sportive, sapendo di “vendere” un prodotto di spettacolo…senza retrocessioni, o al massimo una…naturalmente con i conti in regola e auto sovvenzionandosi.

• Ridare interesse alle Società Sportive lavorando sul proprio settore giovanile, per esempio togliendo la formula del prestito (come succede nel calcio da sempre…se una cosa funziona…) in modo da generare un reale interesse sul ragazzo, che verrebbe sempre ceduto con formula definitiva ad ogni passaggio societario, fino alla fine del suo percorso giovanile, con evidente vantaggio di tutti i soggetti.

• La A2 GOLD così come è articolata non ha visibilità mediatica di conseguenza non ha attrattiva da parte di sponsors. Per dare interesse a questa categoria proporrei di usarla come “SERBATOIO” da cui pescare per la Lega A. Un campionato riservato ai giocatori usciti dal settore giovanile dai 19 ai 26 anni , 10 giovani più 2 giocatori extra pecomunitari per squadra, con un tetto salariale. Se non si può/vuole trasformare la A2 GOLD, si può creare un campionato nazionale riservato ai giovani, diviso a gironi es. NORD-SUD, con finali, come fanno in America stile universitari. Per rendere attrattivo di interesse e conveniente da parte delle società proporrei dei premi per chi raggiunge determinati obiettivi, così suddivisi:
• Ogni società al momento dell’iscrizione al campionato versa (ad un soggetto, un ente, alla Fip ecc.) 2.500,00 euro per ogni giocatore che tessera, per un totale di 30.000,00 euro, formando un monte premi auto-sovvenzionato.

Alle 16 squadre iscritte per 30.000,00 euro corrispondono 480.000,00 euro che saranno a disposizione a fine campionato per i seguenti premi:

1. PREMIO 5 MIGLIORI GIOVANI in base alle statistiche ufficiali
1° 25.000 2° 20.000 3°15.000 4° 10.000 5° 5.000 TOT 75.000 euro

2. PREMIO 2 MIGLIORI EXTRACOMUNITARI (stat. uff.)
1° 30.000 2° 15.000 TOT 45.000 euro

3. PREMIO 5 SOCIETA’ APPARTENENZA 5 MIGL. GIOV.
50.000 CAD/SOC TOT 250.000 euro

4. PREMIO 3 MIGLIORI ALLENATORI
1° 30.000 2° 20.000 3° 15.000 TOT 65.000 euro

5. PREMIO 3 MIGLIORI ARBITRI
15.000 CAD/UNO TOT 45.000 euro

TOTALE 480.000,00 euro

Naturalmente questo è solo uno specchietto propositivo, dove si possono cambiare le cifre, o aumentare i soggetti da premio ecc. Sono inoltre sicuro che questa formula può attrarre SPONSORS e TELEVISIONI perché si creerebbe un interesse puntando con lungimiranza alle future generazioni, garantendo continuità e qualità, organizzando anche eventi ad hoc. Per esempio una selezione dei migliori giovani che può partecipare ad un torneo fra selezioni, anche fra club europei o extraeuropei di pari categoria, oppure creando una sorta di eurolega per giovani, sempre con un’ottica di utilità per la Nazionale, e altre iniziative ancora. Credo che incentivando e creando un interesse competitivo da parte di tutti gli “attori” in causa, sia la scintilla che metterà in moto un meccanismo virtuoso, che ha tutte le potenzialità per sfornare giocatori, allenatori, arbitri e società di alto livello. Come si potrà osservare le società che lavorano bene recuperano “l’investimento” di inizio campionato.
Non credo di aver scoperto la panacea di tutti i mali. Forse però adesso sono maturi i tempi per dei cambiamenti, perché è sotto gli occhi di tutti, che il movimento ha bisogno di riforme (auspicate da tutti ma contrastate nei fatti), che diano continuità e soprattutto VALORE, QUALITA’ e CONTINUITA’ alla pallacanestro. In sostanza, penso che, se un giovane è bravo, non ha difficoltà a trovare spazio in campo…oggi… come in passato, dove non c’era nessun posto garantito per decreto. Purtroppo il modus vivendi, proviente dalla società civile, incentiva l’idea di raggiungere obiettivi con facilità e spesso per diritto, trascurando i doveri che sono dietro. Lo SPORT in generale, e noi, con la pallacanestro in particolare, possiamo contribuire a ripristinare un corretto bilanciamento dei DIRITTI e dei DOVERI nelle giovani generazioni, creando degli UOMINI RESPONSABILI, oltre che dei GIOCATORI MIGLIORI per DIVENTARE PROTAGONISTI nelle massime serie, garantendo così un ricambio continuo per la Nazionale.

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