Nota Stampa Planet Catanzaro

 

 

SI FERMA ALLE SOGLIE DELLA FINALE

LA STRAORDINARIA STAGIONE DELL’ASSITUR

 

Il suono della sirena che sancisce il termine dei quaranta minuti é un rumore

sordo; può colorarsi di gioie insostenibili o rappresentare l’inizio di

qualche lacrima. Stavolta per l’ASSITUR CATANZARO ha significato la fine di una

stagione emozionante, vissuta da protagonista, al di là di ogni previsione iniziale e con il merito principale di aver avvicinato la città ad uno straordinario progetto sportivo e sociale.

Termina con un divario di venti punti la sesta e decisiva sfida stagionale tra Catanzaro

ed Acireale, sorta di leit-motiv del campionato di DNC, che ha visto prevalere

di volta in volta la squadra che si avvantaggiava del fattore campo. Ed anche

stavolta, gli acesi, dinnanzi il proprio pubblico, hanno confermato questa

regola, guadagnandosi l’accesso alla finale contro la corazzata CUS Messina.

Parlare della mera cronaca dell’ultima partita vorrebbe dire condensare il tempo di una

lunghissima avventura vissuta insieme dalla grande famiglia giallorossa in soli

quaranta minuti. Non si può certo limitarsi a commentare una giornata storta,

nella quale non é riuscita l’ennesima impresa a Cattani e compagni. La gara

infatti questa volta non ha vissuto di particolari sussulti, come sempre i due ex Naso e

Grosso si sono rivelati gli avversari più pericolosi, sopratutto in versione

casalinga. Quando poi, nello slancio massimo di orgoglio da parte della squadra giallorossa, anche la coppia arbitrale commetteva un paio di errori decisivi, risultava

essere ancora più evidente che non sarebbe stata una domenica da ricordare.

Ebbene probabilmente non lo sarà un giorno, ma tutto il tempo trascorso insieme nel corso di questa stagione resterà marchiato per sempre nei cuori di tutti, così come le emozioni vissute durante l’anno per merito dei nostri beniamini. A cominciare dal coach Danilo

Chiarella, vero amante e conoscitore della pallacanestro, che è

riuscito nel compito di trasformare dei giovani di belle speranze

in giocatori di categoria, credendo fortemente nelle loro qualità.

Pregio che condivide con il capitano, l’emblema della Catanzaro cestistica,

Andrea Cattani, il quale durante la stagione ha condotto per mano i propri

compagni con esperienza e classe, garantendo sempre un apporto umano speciale.

Ed ancora il senegalese d’origine e calabrese d’ adozione, Yande Fall, senza

dubbio miglior pivot del girone, autore di una stagione dai numeri da urlo, sia

realizzativi che difensivi. Un grazie lo meritano tutti i ragazzi del

gruppo, insieme da tanti anni, vincitori di battaglie memorabili che resteranno

sempre nei nostri occhi, saliti in cattedra alternativamente. Andrea Scuderi,

un giocatore che ha un grande futuro dinnanzi, per la propria umiltà e voglia

di crescere che lo portano a migliorare esponenzialmente di anno in anno, la cui assenza per infortunio ha sicuramente pesato in maniera determinante nella serie contro Acireale;

Simone Ippolito, estroso e funambolico nel campo come nella vita, atleta

eccezionale e buon finalizzatore; Mattia Zofrea, che la malasorte ha tolto di scena dopo un ottimo girone d’andata disputato, privando la squadra di una pedina essenziale.

Hanno difeso con orgoglio i colori della propria città anche Corrado Mercurio e Antonio Rotundo, tornati a vestire la casacca giallorossa dopo alcune esperienze fuori, sempre gli ultimi a mollare ed i primi ad abbassare le gambe per difendere il proprio fortino; Mercurio

three pointer infallibile, Rotundo abile e sfrontato playmaker. Si é ambientato

bene dando un ottimo contributo anche l’unico “forestiero” Gianmarco Salvadori, che senza

la sfortuna di qualche infortunio di troppo, avrebbe sicuramente potuto fare di

più, visto gli sprazzi di talento che ha mostrato ogni volta che é stato

chiamato in causa. Un riconoscimento importante lo merita poi Gianluca

Carpanzano, un classe ‘95 che, smentendo la propria carta di identità e

superando anche una frattura alla mano che lo ha bloccato per oltre due mesi, ha fatto vedere di essere a proprio agio in questa categoria. Applausi anche per i ragazzi aggregati quest’anno per la prima volta alla prima squadra, che hanno avuto la fortuna di vivere accanto ad un gruppo di persone eccezionali; messi nelle migliori condizioni per far bene,

Cossari, Palazzo, Munizzi, hanno sfruttato ogni piccola

occasione per mettersi in mostra, consapevoli di avere tante stagioni davanti

nelle quali essere protagonisti.

Grazie al certosino lavoro dello staff tecnico, con la competenza, la professionalità e la passione dei preparatori fisici Giorgio Scarfone e Walter Varano e dell’assistent coach Simona Pronestì, sotto la supervisione ed i preziosi consigli del direttore tecnico Fabrizio Tunno, l’esperienza dell’Assitur Catanzaro ha toccato vette di altissimo livello.

Quaranta minuti ed il suono di una sirena,

una sconfitta che lascia il tempo che trova, quando il cuore é colmo di

successi ben più grandi. Quest’anno l’avventura si é interrotta alle porte

della finale, il futuro é ancora da scrivere e i presupposti per continuare a

lavorare nel migliore dei modi ci sono tutti. Una partita può rappresentare il

termine di qualcosa, ma anche l’inizio del giusto tributo, ed in ognuno di noi appassionati e tifosi c’è la certezza che quella vissuta é stata un’esperienza meravigliosa, anche

più di un canestro allo scadere.

Grazie ragazzi, grazie a tutti voi, ci avete

regalato momenti speciali, e vi aspettiamo ancora più forti, per gioire insieme.

 

Ufficio Stampa ASSITUR PLANET BASKET CATANZARO

 

Catanzaro, 28 maggio 2013

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