Serie C

TUTTA LA GRINTA DI SANTO VAZZANA

Di Giovanni Mafrici – Le emozioni, il lavoro e le soddisfazioni del giocatore della Botteghelle Basket

Una annata super.
Non avete vinto il campionato ma, probabilmente è stato tutto meraviglioso, dico bene?

Dici benissimo, all’inizio siamo partiti come la squadra detentrice del titolo regionale ma obiettivamente era difficile 12898380_987564091314499_8945693476942175009_oripetersi in un campionato composto da squadre molto attrezzate come la Vis, squadra che sin dall’ inizio è stata costruita per dominare il torneo, senza dimenticare gli amici del Val Gallico a cui rinnovo i complimenti per il percorso fatto concluso domenica al PalaBotteghelle, ma anche squadre molto equipaggiate come Lamezia e Rende. Pertanto, ritengo che il nostro terzo posto e la successiva conquista della semifinale playoff non siano stati traguardi poi così scontati, ma meritati e sudati perché nessuno ci ha regalato nulla durante le varie partite. Anche quest’ anno, lavorando sodo con coach D’Agostino sul campo, abbiamo provato a giocare una pallacanestro corale, dinamica, che esalta il gruppo e non l’individuo, cercando di migliorare sempre di più alcuni aspetti del gioco su cui lavoriamo ormai da tre anni e penso che ci siamo riusciti alla grande. Un’ altra super annata si è conclusa, e ci possiamo ritenere molto soddisfatti e contenti per quest’ anno sportivo più che positivo.

Sotto canestro con Davide Cuzzola. Siete la coppia di lunghi più bassa del torneo ma avete fatto ugualmente benissimo. Il segreto dove sta?

Verissimo, siamo i numeri ” 4 ” e ” 5 ” più atipici del campionato ma facciamo sempre ottime annate! Con Davide ci conosciamo sin da ragazzini, abbiamo condiviso tanti anni alla Viola dove svolgevamo le giovanili e poi ci siamo 1933481_987564184647823_8688026219313016097_oritrovati successivamente alla Botteghelle Basket. In campo ci conosciamo a memoria, ci piace passarci la palla e valorizzarci a vicenda, ognuno di noi sa i limiti e i punti di forza dell’ altro e questo è un grosso vantaggio. In poche parole cerchiamo di volgere a nostro favore questa nostra atipicità giocando un po’ più perimetralmente contro i lunghi avversari che nella buona parte della volte sono sia più alti sia più grossi ma più lenti rispetto a noi due e cerchiamo di trarre vantaggio da situazioni di questo genere. Naturalmente, dietro la nostra crescita e il nostro buon rendimento c’è coach Seby che è riuscito a valorizzare al massimo le nostre capacità in questi anni.

La Vis vince il campionato contro un grande Val Gallico. Pronostici rispettati?

I pronostici ad inizio campionato erano tutti per la Vis, perciò pronostici rispettati. Credo che nessuno degli spettatori però si aspettava una gara 3, ma il Val Gallico è stata grande confermandosi una squadra molto forte, ben allenata e organizzata dimostrando così che la serie non era così scontata come si pensava dando vita ad un emozionante gara 3 in bilico fino alla fine. Complimenti ad entrambe le squadre per lo spettacolo offerto nell’atto conclusivo della nostra C silver e un in bocca al lupo alla Vis per la fase successiva.

E’ realmente difficile pensarti con un’altra canotta. Cosa ti aspetti dal futuro legato al basket?

Anche per me ormai è impossibile immaginarmi con un altra maglia. Cinque anni stupendi sia sotto il punto di vista umano sia sotto quello sportivo. Con questa maglia mi sono tolto tantissime soddisfazioni: partendo dal mio esordio in serie C a sedici anni, passando poi per il secondo posto regionale under 19 firmando un impresa in semifinale in quel di Castrovillari con dei compagni meravigliosi, finendo per la gioia più grande avuta in seguito alla vittoria del campionato dell’ anno scorso. Grazie agli anni trascorsi qui, inoltre, ho incontrato persone meravigliose costruendo legami forti che mi porterò per la vita e questa è sicuramente la cosa più importante di tutte e quella che mi dà più 12923380_987561891314719_5252320152875452680_nsoddisfazione. Il mio futuro cestistico lo vedo sempre qui onestamente, sempre se lo staff e la dirigenza vorranno confermarmi.

Francesco Catanoso, lascia la Botteghelle e vince la D a Messina. Scelta vincente per lui ma, con un Catanoso in più sarebbe cambiato qualcosa a tuo avviso?

Durante la stagione abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà, una di queste è stata la separazione anticipata tra noi e Ciccio Catanoso. Una perdita di uno dei nostri punti di riferimento sia in campo che fuori, oltre che di un giocatore di assoluto spessore. Però siamo stati molto bravi a far ancor più gruppo così da portare a casa le partite ugualmente ma non è stato semplice come è potuto sembrare, la sua assenza si è sentita molto. Per lui è stata una scelta molto sofferta, ma son contento che abbia annoverato nel suo palmares l’ennesimo campionato vinto, se lo merita e son strafelice per lui. Oltre la perdita di Ciccio, vorrei ricordare che dopo le prime tre partite abbiamo perso per strada purtroppo anche Seby Canale. Se sarebbe cambiato il risultato finale non te lo so dire ma con Seby e Ciccio in più sicuramente credo ce la saremmo potuta giocare meglio in alcune sfide importanti della stagione.

Il sogno rimane sempre quello di giocare accanto a tuo fratello Pietro?

Più che il mio di sogno, penso sia quello di mio padre ( ride ndr) .Scherzi a parte, mi piacerebbe molto giocare con Pietro nella stessa squadra ma nel futuro prossimo la vedo molto dura, per adesso ci limitiamo a giocare insieme in estate, nei vari campetti, quando rientra a Reggio e ci divertiamo un sacco lo stesso. Un giorno chissà, nella vita mai dire mai.
Grazie mille a tutta la redazione di RAC! Alla prossima!

 

di Giovanni Mafrici

Foto:Fortunato Serranò

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