Under 15:Jolly al massimo,parla coach Modaffari

 Sono rammaricato però, perchè si è trattato di una delle poche vere partite che i ragazzi disputeranno nel corso della stagione; la mia esperienza mi insegna, infatti, che i ragazzi migliorano, oltre che durante gli allenamenti, quando giocano delle partite intense, sostenendo ritmi elevati, provando a restare lucidi e concentrati durante la fatica pur sottoposti a una certa pressione emotiva, che a quest’età influisce molto. Questa carenza sicuramente penalizza molto i ragazzi rispetto ai coetanei di altre regioni che godono di maggiori occasioni di confronto. 

D: Si parla di futuribilità e di grandi margini di miglioramento per queste due compagini frutto del lavoro di ben cinque società (Jolly + Rosarno), (Viola + Gioia + Lumaka). Da esperto nel settore che ha visto crescere tanti ragazzi cosa ne pensi?

R: Per quanto ci riguarda i margini di miglioramento ci sono e sono ampi, ciò vuol dire che i ragazzi ancora hanno tanto da lavorare. Sicuramente una partita del genere mi ha dato delle utili indicazioni su cosa correggere nelle singole individualità. Nell’incontro ho notato ciò che già immaginavo, ovvero che ci sono ancora tante lacune sui fondamentali da ambedue le parti, che  sicuramente a quest’età  non possono e non devono essere tralasciate per il bene dei ragazzi.

Volevo sottolineare,    inoltre, che questo gruppo è frutto di un grosso sacrificio sia per noi  che per i ragazzi. Infatti, oltre al progetto da te citato con i giovani di Rosarno, che una volta a settimana si allenano insieme a Reggio e sono allenati gli altri giorni direttamente a Rosarno,  rientrano nel gruppo un ragazzo di Pizzo,  due di Campo Calabro ed uno di Bagnara  che vengono puntualmente a tutti gli allenamenti. Per questo credo che innanzitutto bisognerebbe fare un complimento a loro e alle famiglie che compiono grandi sforzi per portarli in palestra, sforzi, aggiungo,  necessari per cercare di offrire degli allenamenti intensi con gruppi omogenei  a coloro che ci raggiungono dalla provincia e sono impossibilitati, per via dell’età, a viaggiare in modo autonomo o a trasferirsi.

D:Parliamo del “tuo” gruppo. Abbiamo visto che non è più un gruppo dipendente da Valerio Costa, ma un team che ha tante soluzioni sia in attacco che in difesa. Dico bene?

R:  Confrontarsi in un campionato under 15, dove le squadre avversarie iniziano ad essere più attrezzate ed organizzate, richiede la consapevolezza che, se si vuol fare un piccolo salto di qualità, è necessario giocare insieme.

Quest’anno i ragazzi sono più pronti e si stanno prendendo ognuno le proprie  responsabilità.  Come s’è visto nella partita stanno provando a giocare insieme, cercando di far girare la palla,  di scaricarla al compagno quando vengono raddoppiati e di collaborare in difesa; per me in un mese e mezzo questo è un buon risultato.

Per quanto riguarda Valerio, noi siamo dipendenti da lui come lo siamo da tutti i ragazzi, sicuramente il suo apporto è importante, ma sto notando con grande piacere che  a differenza dell’anno scorso si sta mettendo al servizio della squadra,  sta cominciando a capire che per migliorare non può giocare da solo e sta interpretando benissimo questo ruolo mettendosi al servizio dei compagni e del gruppo. I tabellini nel loro piccolo lo dimostrano e ne sono contento, quasi tutti i ragazzi, infatti, sono andati a canestro e più di uno in doppia cifra, così che, valutando in proporzione al risultato finale le segnature,   si ha la dimostrazione sicuramente di un gioco più  corale che individuale.

Intervista di Giovanni Mafrici per Reggiocanestro.it

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