Volere è potere:questo è Basket in Gioia

Sono due arbitri che hanno unito le loro competenze ed esperienza sul campo per un progetto che sta andando alla grande.

Hanno un entusiasmo “pazzesco” che talvolta di può far sembrare addirittura “fuori dalle righe”, ma, è indubbio, che  la loro passione sia senza confini e faccia il bene dei bambini di Gioia Tauro.

Antonio Travia è il dirigente,Aldo fa l’istruttore minibasket e si dedica per l’occasione alle nostre domande.

Senza una struttura degna di questo nome hanno numeri da centro minibasket leader in Calabria.

Tanti numeri, tanta passione, da dove nasce il vostro progetto legato al basket per i più giovani a Gioia Tauro?

 

Prima di rispondere alle vostre domande è d’obbligo ringraziarvi per ospitarci su questa importante piattaforma, che da anni si occupa del mondo del basket.
Ed ora veniamo a Noi:
Questo è un progetto che nasce ben quattro anni fa, quando decidevamo di  partecipare ad un programma di mini-basket presso una scuola elementare di Gioia Tauro.
Tutto ciò era nuovo per noi, ma l’entusiasmo che vedevamo nei bambini, i loro sorrisi, la voglia di apprendere, ci ha fatto venir voglia ,di chiedere alla società di Basket di Gioia Tauro, di  poter collaborare con loro, proprio partendo dal mini-basket.
Purtroppo, mentre ci proponevamo l’impegno, apprendevamo ,con rammarico, che  il mondo del basket gioiese stava vivendo una grossa crisi, e, nessuna squadra senior né junior si sarebbe iscritta ai campionati.
Quindi spinti dalla voglia di far rinascere un grande settore, che ha dato grandi soddisfazioni ad un paese intero, sotto il solleone di Agosto, io e mio fratello decidevamo di cimentarci in questo settore, mettendo a disposizione le nostre competenze ma soprattutto affidandoci all’esperienza di veri coach.
Ed, infatti ,in questi anni, si sono susseguiti : coach Ugo Latella, il primo ad unirsi a noi in questa folle avventura;  coach Bolignano, che con le sue riunioni tecniche, anche notturne, non solo ha aiutato Noi due a crescere ma ha trasmesso passione e disciplina ai ragazzi che si avvicinavano per la prima volta a questo sport e da ultimo e non per ultimo coach Brosio, un vero e proprio traghettatore, che nonostante l’assenza di strutture adeguate sta facendo un gran lavoro.

 

Siete reduci da una bellissima performance alla Yonica Cup.Cosa ne pensi di questa manifestazione dove,ormai, siete protagonisti affezionati?

Dite bene, siamo affezionati alla Jonica Cup, perché, proprio da qui ,tre anni fa è partita la nostra avventura, che è servita: a farci conoscere, a creare gruppo, a trasmettere entusiasmo e passione nei nostri ragazzi. Quest’anno tutto ciò ha portato i suoi frutti , con la nostra qualificazione al primo posto, per l’aver affrontato questo torneo con più maturità ed esperienza.
Ci tengo a dire, inoltre, che amiamo partecipare a questa manifestazione, proprio perché è un ambiente unico, reso tale dallo Staff del Locri, da Roberto, Lucia, e Nino, che curano ogni cosa nel minimo dettaglio,  spinti da dedizione e amore verso questo sport, e ciò non può che essere ammirato e premiato.
Infatti, anche se nello sport ci vuole del sano agonismo, ci vuole soprattutto rispetto tra le varie squadre, e fortunatamente questa è l’aria che si respira alla Jonica Cup, ed è tutto merito degli organizzatori.
Dal canto mio, non posso che invitare le altre società che non hanno mai partecipato a questa manifestazione, a prenderne parte il prossimo anno, perché anche attraverso  questi tornei avviene la crescita di tutto il movimento.

Capitolo impianti. A che punto è il nuovo Palasport di Gioia? Ed il Vecchio che fine ha fatto?

Questa è una nota davvero dolente.
Il nuovo Palasport sorgerà dove prima c’era il vecchio impianto, ma purtroppo, non si sa bene il perché, ovvero se siano finiti i soldi nelle casse comunali o per altri motivi, a tutt’oggi i lavori del palazzetto sono fermi. Noi speriamo che il nuovo sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà, una volta insediatosi , ci sappia dire qualcosa circa la ripresa dei lavori e sul quando potremo ritornare ad usufruire del palazzetto dello sport.
Ad oggi, questa situazione, ci ha portato a sostenere enormi sacrifici economici e ci ha penalizzato tecnicamente.
Ed infatti, per poter fare disputare le partite in casa dei nostri under 13, 14, 15, e stiamo parlando di circa sessanta partite, abbiamo dovuto affittare il palazzetto di Reggio Calabria Archi, con enormi esborsi, soldi che preferivamo investire sui nostri giovani invece di locare delle strutture idonee.
Per non parlare del fatto, che i nostri ragazzi essendosi dovuti allenare in una palestra di scuola media, e di ciò ringraziamo per l’ospitalità la Dirigente della scuola media Pentimalli, non hanno mai potuto provare un cinque contro cinque o effettuare tiri in canestri regolari dovendosi quindi adeguare a giocare in un campo molto piccolo.
Proprio per questo, noi ci auguriamo che presto Gioia Tauro possa riavere il suo Palasport.

 

Progetti per il prossimo futuro?

 A noi piace sognare in grande, perché il mondo appartiene a coloro che riescono nonostante le difficoltà a vedere un barlume di luce, ma i sogni ,in questo caso, per essere realizzati necessitano di strutture adeguate e noi speriamo di poter arrivare a disputare una finale nazionale con le nostre giovanili.

Ringraziando ancora Reggio a Canestro per averci permesso di raccontare la nostra favola, uso il tuo giornale, per ringraziare lo sponsor IO Bimbo, che da tre anni ci aiuta e ci sta vicino, i tanti genitori che credono nel nostro progetto e affrontano con noi le lunghe trasferte dandoci una mano, e i tanti bambini e ragazzi che ci ripagano giornalmente dei nostri sacrifici dandoci grandi soddisfazioni in campo e fuori dal campo.

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