Io vittima del parametro

 

 

Per chi non mi conoscesse mi chiamo Gianni Santucci, classe 66 ed a Luglio compio 47 anni, da quando ho 17 anni pratico questo meraviglioso sport che è la Pallacanestro. In questi anni ho militato in varie squadre e categorie e sempre con profitto, serietà ed abnegazione impegnandomi e rispettando fino alla fine la maglia che indossavo. In questi anni, nonostante i forti parametri che la federazione ha imposto alle società, nel mercato estivo sono stato sempre oggetto di richieste da parte delle società reggine e dell’ hinterland. Audax, Abba, Vis sono state le mie ultime squadre per poi approdare all’ Olympic. La passione per questo sport mi ha sempre gratificato ma vuoi per scelte personali e vuoi per l’amicizia che mi lega alla famiglia Sant’Ambrogio ultimamente avevo deciso di chiudere la mia carriera nella loro squadra. Quest’estate per i noti problemi dei parametri e delle difficoltà economiche che hanno colpito alcune società non permettendo di iscriversi ai campionati, la stessa sorte stava toccando all’ Olympic e perciò quest’estate avendo avuto un incontro con i dirigenti del Botteghelle sposai appieno i loro programmi e mi tuffai appieno, come e’ mio costume, in questa nuova avventura. Iniziai ad allenarmi con la mia nuova squadra da Settembre legando sin da subito con i nuovi compagni, alcuni dei quali già conoscevo. Col prosieguo del tempo nonostante l’amicizia con i dirigenti, compagni di squadra ed addetti non riuscivo ad entrare ed assimilarmi ai giochi della squadra e le mie prestazioni non erano alla mia altezza ( tranne contro JBL e Villa S.G.) ciò mi creava imbarazzo e delusione e cominciava a far scemare in me la cosa che fino ad oggi mi ha portato a continuare a giocare e cioè il divertimento e il sentirmi importante per i miei compagni e la squadra. A fine dicembre dopo averci pensato in maniera ponderata decisi di abbandonare la squadra, l’avrò fatto con modi sbagliati ma sempre con serietà e sicuro che il mio gesto avrebbe dato la possibilità a chi era in condizione migliore delle mie di dare il massimo per i progetti della società Botteghelle. In tutto ciò ero e sono consapevole che la stessa società per avere la mia prestazione, che nel bene e nel male ho dato sempre con la massima serietà, aveva pagato il mio parametro pari a 1.200/1.400 euro alla federazione. In questi ultimi periodi sapendomi libero mi hanno contattato due società la Gioese (C1) e l’ Olympic che nel frattempo aveva trovato a settembre le risorse per iscriversi al campionato. I dirigenti di dette società si sono adoperati a contattare i dirigenti del Botteghelle, i quali in modo inamovibile hanno risposto che per avere il mio cartellino devono recuperare tutto il parametro versato. A questo punto mi domando, ma i primi quattro mesi a chi ho dato la mia prestazione? Ed il parametro a chi tocca pagarlo? Ed inoltre è possibile non dare la possibilità ad una persona di 46 anni con la voglia di un ragazzino di poter proseguire un’ attività che ama e che ha sempre espletato senza mai percepire un soldo? Mi chiedo se sono vittima di un parametro o di un capriccio. Forse è il momento per far riflettere tutti, me stesso, società e federazione. Io sicuramente continuerò ad allenarmi con la stessa forza di sempre e continuando a dare le mie prestazioni come arbitro FIP e col tempo chi vivrà, vedrà. Un affettuoso saluto a tutti. Gianni Santucci

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